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AI per ottimizzazione processi • Italia

Processi più stabili, meno frizione: automazione intelligente con controllo operativo

BankShieldAnalytics progetta soluzioni basate su Intelligenza Artificiale per rendere i flussi di lavoro più chiari e misurabili: stati coerenti, regole applicabili, controlli utili e azioni automatiche dove davvero servono. L’obiettivo è ridurre passaggi ripetuti, aumentare la qualità esecutiva e dare al team una vista pratica su backlog, priorità e blocchi ricorrenti.

Visibilità
Backlog, stati e dipendenze leggibili.
Controlli
Checklist e regole sui passaggi critici.
Automazioni
Routing, reminder, validazioni mirate.
Dashboard operativa AI
Focus
Processi interni & operazioni
Riduzione errori ricorrenti e passaggi duplicati.
Approccio
Graduale e verificabile
Si parte da un flusso, poi si estende con KPI chiari.

Soluzioni

Strumenti AI che lavorano “dentro” il flusso

Non un pannello in più: una piattaforma che collega stati, controlli e automazioni. L’AI aiuta a riconoscere pattern operativi, suggerire priorità realistiche e far emergere eccezioni senza appesantire il lavoro quotidiano.

Perché BankShieldAnalytics
01

Orchestrazione workflow

Stati e regole per rendere l’esecuzione uniforme, anche con team distribuiti.

02

Controlli operativi

Checklist e verifiche contestuali per ridurre rilavorazioni nei punti delicati.

03

Automazioni mirate

Routing e reminder con criteri trasparenti per evitare rumore e falsi allarmi.

04

Segnali & KPI

Metriche pratiche su backlog, tempi e variabilità, con focus sulle eccezioni.

Metodo

Prima chiarezza, poi automazione

Le automazioni funzionano quando il flusso è definito. Partiamo dal “processo reale”: cosa succede davvero, dove si creano attese, quali decisioni si ripetono, quali controlli sono manuali.

1) Mappa del flusso
Stati, ruoli, strumenti e output attesi: un linguaggio comune.
2) Regole e controlli
Checklist e criteri dove un errore genera rilavorazioni.
3) Automazioni verificabili
Azioni ripetitive con logica chiara e rollback semplice.
4) KPI operativi
Indicatori collegati a decisioni, non solo report a fine mese.
Mappatura del processo e checklist operative
Cosa ottieni subito
  • • Stati coerenti e responsabilità leggibili
  • • Meno passaggi “invisibili” e meno rimbalzi
  • • Priorità più stabili per il team
  • • Segnali su backlog e blocchi ricorrenti

Moduli

Componenti attivabili per step

Struttura modulare: puoi partire da una sola area e estendere in modo progressivo, mantenendo continuità operativa e risultati misurabili.

Configura un primo flusso →

Queue & routing intelligente

Instradamento per urgenza reale, capacità e dipendenze operative.

priorità assegnazioni

Validazioni e checklist

Controlli contestuali: verifiche nei punti giusti, senza burocrazia.

qualità coerenza

Anomaly watch

Segnali su tempi fuori norma, step ripetuti e accumuli inattesi.

alert eccezioni

Assistant operativo

Prossimi step, info mancanti, riassunti e handover puliti.

handover riassunti

Playbook di processo

Standard pratici applicabili: regole semplici che tengono il team allineato.

standard governance

Integrazione progressiva

Connessioni graduali per evitare doppi inserimenti e friction inutile.

connettori sync

KPI & segnali

Dashboard che aiutano a decidere

KPI orientati all’azione: backlog, throughput, tempi, variabilità e scostamenti. Le viste sono collegate a step e responsabilità, così il team capisce cosa fare dopo.

Tempi & variabilità
Quando il flusso oscilla, aumenta il costo di coordinamento.
Backlog & blocchi
Segnali su code che crescono e passaggi che si fermano.
Qualità operativa
Rilavorazioni, step saltati, eccezioni ripetute: tutto visibile.
Priorità coerenti
Meno urgenze “inventate” grazie al contesto condiviso.
Esempio dashboard KPI operativi
Nota pratica

Le metriche hanno senso solo se portano a un’azione: per questo evidenziamo eccezioni e step critici, non solo numeri.

Voci dal campo

Cosa apprezzano i team operativi

Quando il flusso diventa leggibile: meno rimbalzi, meno eccezioni a sorpresa, più continuità tra persone e reparti.

Operations Lead
“Gli stati ora significano la stessa cosa per tutti.”

Regole semplici e passaggi chiari: il team lavora in modo uniforme e i blocchi emergono prima.

Team Coordinator
“Le priorità sono diventate più stabili.”

Con segnali su backlog e dipendenze, interveniamo in anticipo invece di rincorrere urgenze.

Process Owner
“Automazioni poche, ma giuste.”

Abbiamo automatizzato il ripetitivo e mantenuto chiari i punti decisionali: meno complessità, più risultato.

FAQ

Domande frequenti

Da dove conviene iniziare?

Dal flusso con più attese o coordinamento. Definiamo stati e controlli, poi inseriamo automazioni mirate.

Serve cambiare tutti gli strumenti interni?

No. L’approccio è incrementale: integriamo dove ha senso e riduciamo i doppi inserimenti.

Che KPI sono davvero utili?

KPI collegati ad azioni: backlog, throughput, tempi, variabilità, errori ricorrenti e scostamenti sugli step critici.

Le automazioni sono sempre consigliate?

No. Prima chiarezza e regole; poi automatizziamo solo ciò che riduce davvero carico e aumenta coerenza.

Valutazione operativa

Descrivi un processo: proponiamo un percorso

Indica un flusso reale (richieste, approvazioni, controlli qualità, handover). Scrivi dove si creano attese, quali step si ripetono e dove mancano informazioni. Ti risponderemo con una struttura di stati, controlli e automazioni possibili.

Suggerimento

Se descrivi 5–7 passaggi e 2–3 criticità, possiamo impostare un primo “playbook” operativo leggibile dal team.

Nota: il modulo mostra un popup di conferma e non invia dati a un server.

Contatti

Parliamo di operazioni, non di teoria

Se vuoi migliorare un flusso specifico, contattaci: partiamo da un caso reale e costruiamo un percorso graduale.

Sede
Roma
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